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BRASILE

Un Paese da considerare praticamente un continente: il Brasile. Impossibile visitare tutte le zone più interessanti in un solo viaggio, a meno che ci si fermi dei mesi. Partendo da Fortaleza andiamo quindi, saltando qua e là, a vedere i luoghi che più mi sono rimasti impressi e che più mi hanno emozionato. Meta del turismo balneare, non sono però le spiagge ad avermi colpito, se pur belle e infinite. Dal punto di vista naturalistico invece il Pantanal e l'Amazzonia sono due zone uniche e straordinarie! Il Pantanal è il regno del giaguaro che vive in questo immenso acquitrino, una pianura alluvionale estesissima di più di 200.000 km2, ecosistema dove però non si incontra solamente lui, anche se è l'animale più fotografato e più ambito, ma la zona con il più alto numero di specie animali e vegetali: capibara, caimani, più di 500 specie di uccelli. Il safari più ricco del continente americano. L'altro luogo unico per paesaggi, vegetazione e fauna è invece l'Amazzonia: con una piccola barca ci si addentra scivolando silenziosamente sull'acqua del Rio delle Amazzoni e i suoi affluenti, nella favolosa foresta amazzonica: qui gli abitanti vivono in simbiosi con l'acqua, con gli animali e la grande varietà di flora che è alla base della farmacopea mondiale: praticamente una farmacia a cielo aperto! Ci si sente un po' come Indiana Jones quando si parte in canoa per la pesca ai piranha o quando, a piedi, ci si inoltra nella foresta per vedere tucani, pappagalli, scimmie, serpenti (splendido l'incontro con il serpente corallo), farfalle e zanzare (un grande flagello, unico punto negativo del viaggio). Qui è anche il luogo dove si possono avvistare i delfini rosa di acqua dolce o trovare un bradipo e tenerlo in braccio. Come il deserto, il mare e l'alta montagna, anche la foresta è un mondo a sè, un luogo dove ci si sente su un altro pianeta, distanti da tutto e da tutti. Per gli amanti del trekking e della preistoria assolutamente da non perdere è il Parco della Sierra di Capivara, un luogo magico e ricchissimo di arte rupestre, che racconta la storia di un popolo di cacciatori-raccoglitori attraverso più di 30.000 figure: un'immensa galleria d'arte. Nel piccolo museo ho lasciato il cuore in una teca che conserva la più bella freccia preistorica in quarzo che abbia mai visto e sempre qui ho avuto la fortuna di tenere in mano una placca dermica dell'armadillo gigante, essere preistorico scomparso alla fine del Pleistocene. Il paesaggio è quello che più assomiglia al Sahara verde ed è facile immaginare con un po' di fantasia, l'uomo di 15.000 anni fa vivere tra queste formazioni geologiche e negli anfratti rocciosi. Ma la zona più incredibile e indimenticabile è quella del parco nazionale dei Lençóis Maranhenses: un insieme di dune bianche all'incontro delle quali, dopo la stagione delle piogge, si formano straordinarie piscine di acqua cristallina! Un volo sopra questa zona regala immagini indelebili, così come il bagno in una di queste piscine naturali di acqua limpida e cristallina. E ancora l'acqua, che in fondo potrebbe essere la parola chiave del paese, ad essere protagonista alle cascate di Iguazù: un mondo liquido, migliaia di metri cubi di acqua si riversano sul fronte di un sistema di 275 cascate! Uno spettacolo incredibile e maestoso della potenza di mamma Natura. Il nome è legato alla leggenda, secondo la quale un dio anelava di prendere in sposa Naipú, bellissima ragazza che però fuggì in canoa con il suo amante mortale Caroba. Arrabbiato, il dio modificò il fiume creando le cascate, nelle quali Naipù cadde trasformandosi in roccia, e Caroba in albero.

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