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ZIMBABWE
La voglia di viaggiare e di vedere il mondo non si placa, la nostalgia per l'Africa ancora meno. Se avete voglia di spazi aperti, poca gente, animali splendidi e paesaggi indimenticabili: Zimbabwe. Fino a pochi anni fa chiuso e con un deficit economico che rasentava la banca rotta (è stato l'unico posto al mondo in cui ho visto le banconote stampate solo su un lato e con validità fino al 31 dicembre dello stesso anno) e con grossi problemi sociali. Poi qualcosa è stato fatto e il Presidente oltre che sulla rivoluzione agricola ha puntato sul turismo, primo fra tutti quello che attira migliaia di turisti ogni anno alle Cascate Vittoria. Sentirsi un po' il David Livingstone, che ebbe la fortuna di scoprirle nel 1855, è ancora emozionante: Mosi-oa-Tunya, il "fumo che tuona", così vengono chiamate dalla gente locale, sono uno spettacolo indelebile e sorvolarle con un elicottero offre delle immagini da film. È uno dei luoghi dove adoro tornare e dove addirittura mi piacerebbe vivere. Con una passeggiata si possono scoprire numerosi punti panoramici, balconcini naturali affacciati al fronte lungo un chilometro e mezzo e diviso in un territorio che appartiene a due paesi: Zambia e Zimbabwe. Qui, l'acqua del fiume Zambesi si riversa in un canyon dopo 128 metri di salto. A soli 100 km di distanza vi è Il parco nazionale Hwange, il più grande del paese, molto meno turistico di altri parchi africani più famosi, ma dove si possono fare eccezionali safari alla ricerca della fauna africana, alla ricerca dei ‘big five’: elefanti, leoni, rinoceronti, leopardi e bufali.
Il lago Kariba mi ha offerto un’esperienza indimenticabile. Sulle sue sponde ho avvistato gli elefanti di foresta e ho assistito al tramonto più bello della mia vita. Il Kariba è il più grande lago artificiale del mondo, che si allunga per più di duecentottanta chilometri, creato da una diga sul fiume Zambesi e costellato da più di 200 isolette (le sommità delle colline sommerse) tutte disabitate.
Uccelli acquatici, elefanti di foresta, coccodrilli, impala, ippopotami e ovviamente innumerevoli pesci. L'elenco della fauna che vive in questo paradiso è lungo. Ma l'immagine di un tramonto, come ho scritto sopra, è quella che non dimenticherò mai: l'acqua del lago rispecchiava il verde, il giallo, il rosso, tutti i colori possibili, mentre all'orizzonte si stagliavano i rami secchi degli alberi annegati, appoggio ideale di colonie intere di uccelli, fermi immobili, forse anche loro basiti da un cielo incandescente da fine del mondo. Quella sera andai a dormire felice di esistere e di poter vedere quanta magnificenza sia in grado di mostrare la natura africana.
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