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NUOVA ZELANDA

Per questo viaggio la parola chiave è ‘verde’. Sì, perchè è il colore che ti assale prepotente quando arrivi in Nuova Zelanda e ti accompagna per tutto il viaggio. Lontanissima: ci vogliono almeno 28 ore di volo per atterrare a Wellington, capitale del paese dove, un taxista italiano trapiantato da molti anni, non ci fece pagare la corsa in onore del patriottismo. La Nuova Zelanda è il paese del Signore degli anelli, la patria del popolo Maori, un paese dove il paesaggio dà spettacolo con le sue cime vulcaniche, le sue spiagge, le colline verdi dove pascolano migliaia di pecore Merino. È anche l'unico luogo insieme alla Tasmania dove sopravvive il pinguino blu, il più piccolo con i suoi 30 cm di altezza di un esemplare adulto. Due isole formano il paese: sull'isola Nord da non perdere è la Valle Whakarewarewa del Te Puia dove si trovano pozze di fango caldo e il geyser Pohutu, le cui eruzioni giornaliere raggiungono anche i trenta metri di altezza. I colori dei laghi e delle zone del parco geotermico ricordano una piccola Dancalia in miniatura e sono straordinari. Sull'isola Sud invece il paesaggio straordinario è quello delle colline intorno a Christchurch, città divenuta tristemente famosa con i terremoti che l'hanno colpita con particolare intensità nel 2010 e 2011. Girare in città quando ci sono andata io, non era una bella esperienza, tra edifici crollati o in procinto di esserlo e forse anche per questo l'immagine dei fiordi, con miriadi di isolette, circondati da colline verdi, lo ricordo come un luogo paradisiaco. Una raccomandazione: quando andrete in Nuova Zelanda fate attenzione a non chiedere come frutta un kiwi. Questo è il nome non del succulento frutto verde che noi tutti conosciamo, ma di un uccello (che però non vola) autoctono, divenuto il simbolo nazionale, con un lungo becco e circa 1 kg di peso.

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